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 LESA MAESTA'

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MessaggioTitolo: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeLun Dic 14, 2009 12:10 am

Non è nemmeno un becero comunista, non è un "bollibambini"...nemmeno un po' "catto"....forse manco un attimo "finianodissidente"....che dire...non sembra neanche un purpleman....

Povera Maestà....colpito al naso e al dente da un souvenir in mano ad uno psicolabile......come dire "chi di spada ferisce....."

Sia ben chiaro...non ci "godo" , non mi piace la violenza. Ma se proprio doveva apparir "martire".... e per mano violenta... santamadonna.... proprio un suovenir sui denti?
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeLun Dic 14, 2009 12:25 am

E come sempre....vado e leggo in rete :


DOMENICA, DICEMBRE 13, 2009

Grandi uomini grandi attentati,piccoli uomini piccolo attentati
Non c'è niente da fare non riesce ad essere un grande neppure negli attentati.
Ricordiamo tutti che la storia è piena di statisti,capi di stato,presidenti,dittatori,Papi(la maiuscola non è un caso) passati alla storia anche per aver subito attentati a volte riusciti a volte,purtroppo,non riusciti.Di loro molti ricordano i nomi e quelli dei loro attentatori e persino se l'attentato venne eseguito con una pistola,un coltello,una bomba,un fucile,ma come si fa' a passare alla storia per aver subito un"attentato terroristico"(ma bossi si rende conto di quello che dice?)per essere stato colpito da un souvenir!

Ps:è comunque una brutta cosa vedere un uomo sanguinare sopratutto se anziano.
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeLun Dic 14, 2009 12:25 am

si potrebbe dire che oggi il milan ha preso 3 pappine in casa, di cui 2 dal palermo
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeLun Dic 14, 2009 12:28 am

Come sempre sei puntuale Baccalà!!!

Ma continuo la mia "lettura in rete.


Troppo spesso si ricorre all'intelligenza in modo improprio e come indicatore di virtù. Ma non è forse l'Intelligenza la madre della strategia, dell'inganno, del ricatto , del compromesso, del raggiro della conoscenza usata per sopraffazione?. Non è , spesso, l'intelligenza, sorella della cultura, usata per distinguersi ed emarginare? Nel caso parlerei della spontaneità, sperando che l'evento non sia stato organizzato come l'attentato al Benito nazionale. La spontaneità, invece, è figlia dell'onestà intellettuale che non tiene conto del livello culturale e pertanto è , come dire, più democratica. Non è , forse, vero che alcuni gesti plateali sono spesso apprezzati. Non è verso la platea che ci si rivolge per ottenere consenso e nel caso ottenere risposta? Beh! La risposta c'è stata. Se vogliamo, poi, considerare che il tizio abbia avuto un momento di perdita di intelletto allora dobbiamo dire che un lume di pazzia l'abbia carpito. Ma la pazzia non è forse, nella tradizione, messaggera di Dio? Sarebbe andata meglio se qualcuno mentre veniva fatto salire sui vagoni piombati avesse tirato qualcosa?
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeLun Dic 14, 2009 12:30 am

Hanno rotto la faccia a Berlusconi. Dicono che l’aggressore si chiami Massimo Tartaglia. Cerco su google e trovo:

massimo tartaglia procacciatore consulenza investigativa sicurezza non armata prezzi modici alta qualita 03****** 339******** 24oresu24 .7giornisu 7 prezzi alla portata di tutti…

Lavoro di fantasia. Non me ne voglia il Tartaglia dell’annuncio.

Uno che mette un annuncio così è una mezza calzetta, un investigatore sfigato, pieno di debiti. Abita in un paese del cazzo in Brianza. Un buco di culo del nord. Si esce la mattina, si va al lavoro, si torna a casa la sera, tv, letto e poi via a lavorare. Sì, ci sono i bar. Ma quelli son pieni di ubriaconi, pensionati e marocchini. Che posto di merda. Non è New York… per niente.

Tartaglia sorseggia il caffè nel suo ufficio. Nell’ultimo mese ha avuto solo 2 incarichi. Un marito geloso e una mezza storia di spionaggio industriale. Roba da poco. Anche lo spionaggio industriale. Si trattava di indagare sul proprietario di un’aziendina lì vicino; vedere che frequentazioni ha, che gente vede, cosa fa, con chi parla. E magari incastrarlo su qualcosa. L’ordine è trovare un ricatto perchè c’è interesse a sputtanarlo o costringerlo a fare determinate cose. Uno che fa il lavoro di Tartaglia impara a chiedersi pochi perchè e concentrarsi sui come. Poca roba comunque.

Manca il lavoro. Pure gli impiegati, quelli che una volta sborsavano 2 lire per far pedinare la moglie, ora risparmiano i loro soldi. C’è la crisi bellezza! Ci vorrebbe un bicchiere di bourbon, così, nella nebbia di una sigaretta, con la luce tagliata a lame dalla serranda che in controluce gli darebbe… si, cazzo.. proprio come nei film ammericani! Ma c’ha un bruciore di stomaco… Non ha il fisico per queste cose.

Arriva una telefonata. Ascolta in silenzio, sgrana gli occhi. Da non crederci, un appuntamento in un parcheggio del cazzo fra mezz’ora. Via! Tartaglia prende il giubbino, chiavi della macchina, e sbam! Un lavoro!

Parcheggia la macchina, esce, e si appoggia all’auto. Non si vede nessuno. Un altro scherzo del cazzo… Arriva un’altra auto. Si parcheggia di fianco, si apre un finestrino: “Tartaglia!”

200 mila euro per andare a Milano, e fare un gesto inconsulto, fare casino. L’ordine è tassativo. Loro ti parano il culo coi debiti, tu esegui e ti fai, se ci sarà da farsene, 4-5 anni di galera (“quello magari ti perdona! l’ha già fatto!”).

Tartaglia ascolta il comizio. Alla fine non gli sta neanche antipatico Berlusconi. Via, sta finendo. Tartaglia va nel retropalco, tra la gente, i fans. Gli avevano detto, fai qualcosa, lancia una moneta, una sberla, fai qualcosa. Lui si è ben preparato. Cazzo, un bel souvenir!

E’ qui… A pochi passi, a pochi devoti da lui! parla con loro, scherza. In azione! 200 mila euro per 3-4 anni di galera… si può fare. C’è la crisi bellezza!

P.S.

mentre scrivo sento che il Massimo Tartaglia che avrebbe aggredito Berlusconi sia una persona con disturbi psichici che sia in cura da 10 anni al policlinico. Non è stato quindi l’investigatore… ma, almeno, mi sono concesso un film di 20 minuti.
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeLun Dic 14, 2009 12:33 am

ATTENTATO
Si stanno scrivendo pagine di storia, in Italia, che sono un plagio ridicolo della storia recente. Il dittatore con la mascella prominente, l’attentatore che era un pazzo, un popolo che alla fine avrà così tanta paura e incertezza del domani, che senza nemmeno accorgersi, finirà per radunarsi a Piazza Venezia a gridare Viva Viva.

Se penso che ripulire il cesso da tanto vomito toccherà alle persone di buona volontà, e che a quel punto, venuti via da Piazza Venezia, anche loro si metteranno a festeggiare, mi viene la voglia di stare a guardare fino a vederli strisciare.

È un paese ridicolo in ogni sua forma, da qualunque lato lo guardi, dove persino il gesto di uno squilibrato può essere usato per l’ultimo attacco alla diligenza. Nessun mandante per l’attentato. ATTENTATO? Il povero pazzo era in cura da dieci anni presso un centro di igiene mentale: “Colpa di trasmissioni come Anno Zero che fomentano l’odio.”

C’è un filmato su Youtube, dove si vede un tizio esagitato che sbraita insulti contro il pubblico che lo fischia, che urla disprezzo contro i giudici, che ci manca poco si pulisca il culo con la Costituzione. Non sembra uno molto sano di mente, ma oggi ha trovato nel suo cammino uno più pazzo di lui. Sono cose che capitano.

Ma la politica è un’altra cosa. Una assai distante dalla rappresentazione farsesca che la storia d’Italia ci sta raccontando. In un paese in cui non esiste più alcuna tutela per i più deboli, in cui operai e studenti vengono massacrati dalla polizia, in cui si muore massacrati in carcere, in cui si va in galera per aver rubato da mangiare, in cui si viene licenziati semplicemente quando il ladro di turno smette di pagare gli stipendi, in cui si massacrano impunemente gli omosessuali, in cui gli extracomunitari vengono rinchiusi nei lager, o respinti per essere poi rinchiusi e massacrati nelle carceri approntate in mezzo al deserto, tutto ciò che sa fare la politica, è sfruttare il gesto di uno psicolabile per garantirne un altro, richiedendo con forza leggi speciali.

Spero solo che anche quando dovessero proibire di occupare le piazze, noi troveremo la forza e il coraggio per occuparle di più, come sappiamo fare in modo deciso e pacifico, e senza bisogno di un capobranco che ci indichi il sentiero. Spero che si possa conservare ancora e sempre, l’impeto della nostra dignità di esseri liberi. Liberi veramente, schiavi solo del nostro pensare.

Scritto di getto, per impellenza. Sperando che le istituzioni, quelle di noi cittadini, si prendano cura del folle. Per il pazzo non c’è da preoccuparsi, lui in meno di mezz’ora ha avuto tutta l’assistenza che un comune mortale avrebbe avuto in un anno.
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeLun Dic 14, 2009 12:37 am

si potrebbe dire che oggi il milan ha preso 3 pappine in casa, di cui 2 dal palermo


il terzo da Tartaglia....ala, mezz'ala o difensore? attaccante non mi pare


il pronostico :

Dichiarazione di ieri di Paolo Bonaiuti, portamutande di Silvio, in attesa del delirio odierno del nano più alto d'Italia a Milano:

"Berlusconi a Milano è a casa sua e farà un discorso tosto, come il Milan quando gioca a San Siro, ma parlare di predellino numero due è troppo".
_____________________________________________________________________________________

Stadio di San Siro: ore 16,45

Milan 0 - Palermo 2
_____________________________________________________________________________________


Ultima modifica di AnnA il Lun Dic 14, 2009 1:11 am - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeLun Dic 14, 2009 12:46 am

Torno a giocare a Mahjong Titans...non ne abbia a male sua Maestà....ma lo trovo piu' interessante del suo naso rotto.
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bifidus




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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeLun Dic 14, 2009 3:48 am

Neanche io "godo", ma... come dire, guardo il lato positivo: da domani la richiesta di statuette del duomo di Milano aumenterà a dismisura e questo aiuterà a far ripartire l' economia.

Mi preoccupo invece un po' per gli agenti incapaci di evitare questo "attentato terroristico". Spero che non avranno problemi per l' accaduto, perchè loro non hanno colpa: sfido chiunque a distinguere in anticipo uno squilibrato in mezzo a tutta quella gente del PDL!
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeLun Dic 14, 2009 10:47 pm

Bifidus dai lo so, non si dovrebbe ridere....ma come si fa dopo quello che hai scritto ?

Però c'è anche il lato "serio" da tenere presente in questa vicenda (a parte il naso e due denti del premier e mezzo litro di sangue reale andato perso) . Ritengo che da qui partirà una campagna repressiva e di censura nella Rete.
Ok...so bene che la rete non si puo' oscurare tutta, ma renderla un po' come i "moti carbonari! è questione ormai di poco tempo.

Berlusconi è sopravvissuto al duomo di milano e si domanda sibilando tra i denti rotti perchè lo odiano cosi' tanto.

Magari fargli sentire la registrazione del suo discorso in "immersione di folla" poco prima di ricevere "o mia bela madunina" sui denti , dove semina odio e rancore nei confronti dei suoi avversari....magari gli potrebbe far "intuire" che chi semina vento raccoglie tempesta.

Detesto la violenza , ma non esprimo solidarietà a berlusconi, non prima di sapere che veramente lui non c'entra nulla con altre violenze di estrema gravità.


Intanto ho trovato in rete questa intervista interessante (che non nascondo , condivido )


In questa storia di Berlusconi aggredito c'è di mezzo un "disturbato". Lo dice un grande psichiatra

Berlusconi e il disturbo vincente. Intervista allo psichiatra Luigi Cancrini
[di Stefano Corradino - articolo21]

«La democrazia - affermava Winston Churchill - funziona quando a decidere sono in due e uno è malato». Il problema è che in Italia chi governa è malato ma decide da solo... L’esistenza di una vera e propria patologia la rileva ad Articolo21.

Luigi Cancrini, celebre psichiatra e fondatore negli anni Settanta di una fra le più importanti scuole di psicoterapia del nostro Paese parla del nostro premier anche all’indomani delle sue dichiarazioni sulla tragedia di Viareggio. Per Cancrini «Silvio Berlusconi è un personaggio dall’egocentrismo smisurato. Finché ciò lo ha riguardato come imprenditore è andata bene. Il problema nasce con l'acquisizione del potere politico. E quando un normale narcisismo viene fortemente alimentato e si coniuga con il troppo potere il risultato è una patologia, un vero e proprio disturbo della personalità. Conosco questo tipo di patologie, ho dedicato un capitolo di un mio libro a Hitler e Stalin...».

«Adesso vado a Viareggio e prendo in mano io la situazione». Questo ha detto Berlusconi commentando la tragedia del treno esploso. Sempre lui. "Io" al centro di tutto. Lui ha un’immagine di sé grandiosa, direi inutilmente e dannosamente grandiosa come succede spesso a chi, intorno, ha persone che gli dicono solo "sì"...

Intende dire che il consenso popolare amplifica l'autostima?
Non solo. È un meccanismo interessante da studiare e che hanno vissuto i dittatori storici. Una studiosa americana ha scritto una biografia interessante su Beria (capo della polizia segreta sotto Stalin, ndr) in cui lei dimostrava bene come lui avesse acquisito un potere straordinario su Stalin proprio perché alimentava continuamente la sua paranoia.

Intorno ad una persona che si crede sempre più grande ed importante di quello che è, c'è sempre qualcuno che lo alimenta.
È così che la persona perde il contatto con la realtà. Un contatto che normalmente è assicurato dal fatto che riceviamo un flusso di informazioni positive o negative su di noi e, continuamente, correggiamo il tiro. Nel caso di Berlusconi piuttosto che modificare il proprio percorso lui si vuole circondare solo di persone che lo esaltano e ogni critica viene da lui trasformata in attacco o complotto.

Lei è uno psichiatria di fama. C'è un modo per definire questo comportamento da un punto di vista "clinico"?
Sì, è disturbo della personalità. Silvio Berlusconi è un uomo dall'egocentrismo smisurato. Finché ciò lo ha riguardato come imprenditore è andata bene. Il problema nasce con l'acquisizione del potere politico. E qui, il troppo potere e un narcisismo normale fortemente alimentato si trasformano in un fattore patologico, un vero e proprio disturbo narcisistico della personalità.

Se è un disturbo andrebbe curato.
Non si farà mai curare.

Non sono un esperto di psichiatria ma mi domando: un disturbo patologico come quello da lei tracciato, oltre al rischio di essere autolesivo può produrre anche danni anche alla collettività?
Tempo fa ho scritto un libro "Oceano borderline" nel quale studiavo molti disturbi della personalità. E ho dedicato un capitolo ai "disturbi vincenti" la cui patologia si esprime in un successo spropositato. Ho studiato le biografie di Hitler e Stalin che hanno curiosamente in comune un'infanzia con un padre alcoolista, violenze e maltrattamenti e che poi si riscattano in un grande delirio. Disturbi vincenti sono anche quelli dei capi mafia, persone molto intelligenti che ritengono di stare svolgendo un compito importante. Il Padrino ad esempio. Forse Berlusconi, per fortuna, non ha ancora questi tratti così "grandiosi" ma il rischio della progressiva perdita del contatto con la realtà può essere fortemente dannoso per gli altri.

Pericoloso anche per se stesso immagino…
Non necessariamente. Se pensiamo alla questione delle feste e delle squillo lui è rimasto assolutamente imperturbabile alle critiche. Proprio perchè lui è convinto di poter fare qualsiasi cosa in modo indisturbato e le persone che ha intorno lo assecondano.

Questa patologia del premier a suo avviso si può aggravare?
Sicuramente. E la condizione indispensabile perché un disturbo della personalità non si espanda è legata inevitabilmente alla presenza dei contrappesi rappresentati dalla magistratura (la legalità) e dalla informazione (libertà di stampa). Studiando Hitler ad esempio è facile ricordare che la sua prima azione fu contro i magistrati. La stessa cosa vale per Mussolini. L'equilibrio dei poteri è in questo contesto indispensabile. Se una democrazia è sufficientemente forte questo disegno non riesce e a un certo punto la persona cade. Se invece cadono i contrappesi si va verso un disastro. La dittatura. Con le folle a seguire il personaggio carismatico di turno. Quindi la difesa della normalità di Berlusconi sta nella tenuta della democrazia.

In questo contesto che ruolo ha la tv? Il possesso di un impero televisivo amplifica il potere e il rischio di condizionamento dell'opinione pubblica.
Ovviamente sì, ma la tv essendo un mezzo così diffuso e capillare contiene in qualche modo, al suo interno, anche gli "antivirus".

Lei lo sa, che dopo questa intervista, oltre ai magistrati e ai giornalisti anche gli psichiatri potrebbero essere apostrofati come comunisti?
Confermerebbe le mie tesi, e darebbe più credibilità alla categoria.

[Tutti i libri del Prof. Luigi Cancrini, psichiatra]
_____________________________________________________________________________________

...il povero Tartaglia soffre di disturbi psichiatrici. Ma siamo sicuri che Berlusconi ne sia esente? Non ne è certo il prof. Cancrini, ma nutre seri dubbi ,a signora Veronica Lario, ed anche il Presidente Emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, uomo avvezzo a misurare le parole...

"...venendo poi al caso Noemi-papi, Barbara sottolinea: «Mi ha stupito. È una dimensione che non ha mai fatto parte del mio quotidiano. La mia storia è quella di una ragazza che ha vissuto la sua giovinezza in modo sereno e normale. Non ho mai frequentato uomini anziani. Sono legami psicologici di cui non ho esperienza». A parte l'evidenza della distanza siderale fra lei e Noemi - e il sotteso di un vaso che traspare essersi fatto colmo - è quel riferimento agli uomini anziani a non lasciar dubbi. Evoca a tutta prima la prosa materna, che in principio disse: "Basta. Non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni». «Ho cercato di aiutare mio marito come si farebbe come una persona che non sta bene». Ancor più assertiva appare la giovane "rampolla" nella definizione di "uomini anziani". Parola quest'ultima che nella logica berlusconiana mai si dovrebbe accostare ad un premier che sul mito della propria giovanile virilità ha investito da sempre, nonostante sia prossimo ai 73..."
(dal Sole24Ore)

"...sarebbe da valutare se il premier è pienamente padrone di sé [...] faccio fatica a commentare sortite così inqualificabili, che riflettono tempi molto tristi. Certo, ognuno è responsabile di ciò che dice e che fa e, nel caso di un politico, sta ai cittadini esprimere un giudizio. Ma stavolta ci sarebbe quasi da valutare anche se chi lancia questo genere di accuse sia davvero 'compos sui', vale a dire pienamente padrone di sé..."
(dal Sole24Ore)
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeLun Dic 14, 2009 10:54 pm

guardie?
Sono guardie del corpo private.
Ossia erano guardie del corpo private.
Poi un giorno un presidente del consiglio le ha fatte assumere.
Ma non come agenti di polizia, ma agenti segreti, pagati dallo stato.
Poi perse le elezioni...e fece una leggina che gli ex presidenti...potevano conservare la scorta.
31 guardie del corpo e 13 auto blindate.
Pagate dallo stato anche quando non è stato presidente...
Pagate dallo stato anche quando non sarà più presidente.
L'uomo più ricco d'italia...

maggiori informazioni

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/06/24/quella-squadra-di-007-ex-fininvest-guardia.html
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeMer Dic 16, 2009 12:23 am

E' stato Basaglia

Il noto premier recentemente aggredito si domanda, nel suo letto di dolore: "Perchè mi odiano?"

Le ferite inferte dal pazzo solitario guariranno presto. E' la ferita narcisistica che mi preoccupa, visto che lui non concepisce che non lo si ami nonostante le contumelie che riversa ogni giorno su giudici, comunisti, coglioni di sinistra e affini.

Non sarà che lui è lui e gli altri... e che confonde l'amore con l'adulazione di cui sarà oggetto migliaia di volte al giorno? Chi è pazzamente innamorato di sé stesso commette sempre questo tragico errore di valutazione.

Solo un narcisista assoluto può meravigliarsi di avere, tra milioni di adoratori, qualcuno che lo odia o, più blandamente, non lo ha in simpatia.

Eppure è un fatto puramente statistico. Non si può piacere a tutti e nel mondo c'è sicuramente qualcuno che ci odia. Vale per tutti.


Per noi comuni mortali normalmente si tratta di poche persone alle quali abbiamo pestato i piedi oppure che ci detestano per quella famosa ed irrazionale sensazione "di pelle".


Le rockstar, avendo milioni di fans, hanno anche statisticamente milioni di persone che non le sopportano.


Perfino la più grande rockstar di tutti i tempi, da lassù, ha chi lo loda e chi lo nomina invano senza pietà e con gli epiteti più crudi rivolti a Lui e Sacra Famiglia.


Per cui capirete che se perfino Dio subisce la stessa sorte degli umani, farsi venire un esaurimento ed una crisi depressiva perchè non siamo amati dal 100% delle forme di vita del pianeta, amebe comprese, è assurdo. Aggiungerei che è psichiatricamente patologico.

Vengo alla seconda psicopatologia in esame, quella dell'attentatore.

E' difficile capire, trattandosi di persona notoriamente disturbata, se abbia agito per vero odio o per un raptus di autoesaltazione pseudoeroica, ovvero per un momento di follia che ti spinge a compiere un atto clamoroso che attirerà tutta l'attenzione su di te: l'attentato ad una figura quasi mitologica e percepita come intoccabile.

La labbrata inferta al Dio Silvio con la statuetta in alabastro del duomo con Madunina è assimilabile al gesto di quell'esaltato che molti anni fa sfregiò la Pietà di Michelangelo e finì su tutti i giornali.


E' interessante però notare come Tartaglia abbia detto di aver deciso di colpire il noto premier per odio dopo averlo sentito parlare sul palco. Un ragionamento un po' troppo razionale per appartenere ad un pazzo. Nulla del tipo: "mi ha detto di farlo il mio cane".


Effettivamente il noto premier che ama tutti ed è così buono, come sua abitudine aveva appena finito di riversare sui suoi usuali nemici non rose profumate e altre guance ma un fiume di violenza verbale

In pratica, se urli come un ossesso il tuo odio contro i nemici politici, i giudici e chi ti contesta e di lì passa un picchiatello a cui scappa l'acting-out, diventa difficile proteggerti dall'imprevedibile. I freni inibitori ogni tanto saltano ma non avvertono prima di quando accadrà.

Infine, parlando dell'ultima psicopatologia, questa volta riferita al Potere.

E' indubbio che su questo increscioso accadimento, come lo definirebbe un lord inglese, ci stanno marciando in tanti, a cominciare da chi, all'interno del Governo, sciacalleggia in libertà sul gesto di un folle isolato.

"E' un folle isolato si, ma è colpa della Sinistra." Fin qui, conoscendo con chi abbiamo a che fare, non ci sarebbe da meravigliarsi. Ciò che è intollerabile è un'altro aspetto della vicenda.

In queste ore noi italiani, soprattutto gli immuni da papiminkiaggine, siamo tutti oggetto di un insopportabile e delirante ricatto psicologico.

Non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ma pare che presto sarà da ritenersi obbligatorio non solo essere dispiaciuti per ciò che è accaduto e manifestare la solidarietà al noto premier ma diventerà obbligatorio amarlo.

Orbene, gli attori non hanno problemi, sono abituati a sintonizzarsi sulle varie manifestazioni dell'emotività. Piangono e ridono a comando. Sanno essere tristi o allegri, perfidi o in odore di santità.


Per chi non è attore metodo Stanislavski sono cavoli.

Anche sforzandosi, mettendosi il cilicio attorno alla coscia e pensando alle cose più tristi del mondo, c'è chi non riesce proprio a dispiacersi.

Sono da considerarsi tali soggetti come pericolosi sociopatici? Assolutamente no.

Forse semplicemente non sono ipocriti. Eppure il governo, in puro stile stalinista, è pronto a bollare come sociopatico pericoloso colui/colei che non esprimeranno il loro cordoglio per la perdita dei sacri denti.


Prima vorranno oscurare i siti (guarda caso sempre solo la Rete ci va di mezzo) che non si prostrano in adorazione. In seguito, chi non lo ama sarà oscurato personalmente di persona.


Ci faranno vedere le immagini dell'idolo insanguinato e se i pennini del poligrafo denoteranno una rettiliana insensibilità ci puniranno con scosse elettriche. Sarà ma tutto questo puzza di Khamenei lontano un miglio.

Riassumendo. E' normale che vi siano persone sinceramente dispiaciute per ciò che è accaduto, cioè un anziano leader scivolato nel bagno di folla.


E' normale anche condannare la violenza in qualsiasi forma.


E' normale non essere dispiaciuti affatto e non riuscire a fingere una solidarietà che non c'è e non si riesce a provare. Fidatevi, chi piange ai funerali anche dei parenti stretti è una minoranza.

Non è normale attaccarsi ad un singolo esecrabile episodio per attentare ancora una volta ai più basilari principi della Democrazia, come la libertà di espressione:

"E' scandaloso e moralmente inaccettabile ciò che stiamo leggendo in queste ore su internet e nei social network.

Per questo chiederò al ministro dell'Interno di procedere all'oscuramento dei siti in cui si inneggia alla vigliacca aggressione subita dal presidente Silvio Berlusconi".

(Andrea Ronchi, Ministro per le Politiche Europee)
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeGio Dic 17, 2009 12:45 am

E io che non volevo parlare di Berlusconi. :-)

Secondo me quando il confronto politico viene troppo personalizzato, gesti come questo hanno un effetto completamente diverso da quello che avrebbero avuto se il confronto politico fosse stato più corretto.

Mi spiego meglio: il punto non è se Tartaglia abbia tirato la statuetta perchè istigato da certa sinistra o provocato da certa destra.
Tartaglia è un psicolabile, per cui probabilmente avrebbe tirato la statuetta in ogni caso.

Il punto è quale significato avrebbe avuto questo gesto se il confronto politico fosse stato più equilibrato.
Secondo me, sarebbe stato visto per quello che è: il gesto di uno squilibrato. Condannato e dimenticato, senza conseguenze.

In questo clima politico, però, quel gesto assume tutt'altra valenza: è un ottimo strumento per sostenere che Berlusconi se l'è cercata, da un lato; e per sostenere che è colpa della sinistra e dell'eccessiva tolleranza, dall'altro.
Solo che chi sostiene la seconda tesi è chi sta al governo. Ed è quindi realmente in grado di far scaturire conseguenze da quella tesi.
Mentre chi sostiene la prima tesi non è al governo, e quindi non può far scaturire conseguenze.

Responsabilizzazione, per come la vedo io, non significa evitare di eccedere negli attacchi personali per evitare che qualcuno si senta istigato a trasformare un attacco verbale in attacco fisico.
Significa evitare di eccedere negli attacchi personali per evitare che il gesto fisico di qualcuno (sempre possibile) rappresenti un grosso punto a vantaggio dell'avversario.

Gli attacchi alla Di Pietro, per intenderci, nuocciono al popolo anti-berlusconiano molto più di quanto lo aiutino.
Un po' come le parole estremiste dei leghisti nuocciono alla loro causa più di quanto l'aiutino.

Ritengo che la personificazione di Berlusconi come il male assoluto, una moda che fa passare in secondo piano qualsiasi riflessione seria sui programmi politici e di governo, abbia finito per indebolire l'opposizione e rafforzare il centro-destra.

Ci sono una serie di ministri che stanno facendo una serie di cose che in un altro contesto sarebbero nell'occhio di un vero e proprio ciclone di critiche e proteste. Tuttavia, passano inosservate, perché tutti i riflettori sono puntati sempre e solo su di lui: Berlusconi.

In termini aeronautici, questo mi ricorda uno stratagemma utilizzato nel corso di alcuni bombardamenti nella seconda guerra mondiale.
In pratica, nella formazione di bombardieri destinata a colpire un obiettivo particolarmente ben difeso, si inserivano un piccolo numero di bombardieri senza bombe e con equipaggio ridotto.
Il peso così risparmiato veniva sfruttato per migliorare le protezioni passive, la velocità e la maneggevolezza.
Questi aerei poi venivano dipinti con colori abbastanza vivaci e disegni appariscenti.

Succedeva che per un meccanismo psicologico del tutto naturale, la maggior parte dei serventi dei pezzi di artiglieria contraerea tendevano a mirare conto questi aerei più appariscenti, lasciando tranquilli gli altri.
Il tiro si concentrava, così, proprio sugli aerei meno vulnerabili e più difficili da colpire, che alla fine magari venivano anche abbattuti, ma intanto tutti gli altri aerei erano riusciti a rilasciare il proprio carico distruttivo e ad allontanarsi indisturbati, o quasi.

Questi erano i miei 2 cent per la discussione... Wink
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeDom Dic 20, 2009 12:19 am

John il discorso che hai fatto nn fa una piega, è vero che ormai la gggente è divisa tra berlusconiani e antiberlusconiani, più che tra destra e (quel che resta della) sinistra, solo che questo stato di cose lo ha voluto proprio il capo del governo, il quale, anche dopo "l'attentato" continuava a chiedersi "perchè mi odiano"...Ad annozero ho sentito Galimberti, che ha detto delle cose molto importanti, il vero politico cerca la stima (forse) nn l'amore dei suoi elettori..il folle che ha aggredito Berlusconi nn lo ha fatto perchè contrario all'azione politica del premier, lo ha fatto per colpire il personaggio, alla stregua del folle che uccise John Lennon, ( e vogliamo anche dire che volendo ucciderlo forse anche a un folle sarebbe venuto in mente che con una statuetta del duomo avrebbe miseramente fallito)...
Al di là di tutto nessuno ha posto la questione della sicurezza, come è potuto accadere? con una battuta si potrebbe dire che tra quella gente era difficile riconoscere un folle, tra i folli...ma lasciando da parte le facili battute la questione è serissima,in qualunque altro paese il responsabile della sicurezza si sarebbre preso le sue responsabilità, in Italia, invece, il ministro dell'interno, piuttosto che dimettersi per "manifesta incapacità" se la prende con la rete, con Santoro, con Travaglio e altri, paventando la possibilità di negare manifestazioni e controllare la rete (cose che accadono solo in Cina, mi pare)...
la vera questione è che il folle ha fatto esattamente il gioco del premier, dandogli un aiuto insperato, in un momento in cui era in forte difficoltà...

Ps. ...e D'Alema gli porge l'altra guancia, facendo una proposta che ritengo oscena, "l'inciucio"

Pps. gli attacchi di Di Pietro nuocciono all'opposizione?, si, ma solo per il linguaggio usato, perchè sui contenuti se ne può discutere...
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MessaggioTitolo: qualcuno l'ha vista così...i piccoli grandi dubbi sull'aggressione   LESA MAESTA' Icon_minitimeMer Dic 23, 2009 12:54 pm

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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeVen Dic 25, 2009 12:50 am

ah ho capito...galliani è entrato in politica


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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeSab Gen 23, 2010 7:37 pm

Molti dubbi stanno nascendo sul ferimento di Berlusconi, e in rete si trova di tutto e di piu'.

Lascio questa "versione dei fatti" trovata nel blog di Daniele Martinelli in lettura ed in commento. Non è che ci creda molto eh? Ma nemmeno credo molto ai referti medici dopo l'attentato".


Mi chiedo se l’episodio non sia da ricondurre ad un avvertimento della mafia. Me lo fanno pensare alcune strane analogie e coincidenze sospette sollevatemi anche da alcuni conoscenti, che provo elencare riferendomi solo a ciò che è accaduto domenica sera in piazza del Duomo a Milano.

Andiamo con ordine: l’aggressione è avvenuta domenica 13 dicembre. Due giorni prima, l’11, c’era stato l’interrogatorio di Giuseppe Graviano al processo Dell’Utri, che si è rifiutato di rispondere alle domande del magistrato rimandando per motivi di salute. Tradotto, “parlerò quando sarà il momento, per ora mi sono presentato in aula.” Graviano ha in sostanza detto qualcosa a fatica, ha balbettato lasciando intendere. In un solo termine, ha tartagliato. L’aggressore del corruttore si chiama Tartaglia. Non a caso Dell’Utri è stato furente e impaurito in aula fino a quando Graviano ha rifiutato di parlare.

Come è stato colpito il corruttore da Tartaglia? Col lancio di un souvenir a forma di duomo verso la bocca. Che infatti gli ha tagliato un labbro e rotto diversi denti.
Fra l’89 e il ‘92 nella procura di Milano si svolse l’inchiesta Duomo connection sulle infiltrazioni mafiose in Lombardia che portò a diverse condanne. Titolare del procedimento il magistrato Ilda Boccassini, molto amica di Giovanni Falcone, del cui omicidio ha indagato e individuato gli esecutori presso la procura di Caltanissetta dov’è rimasta dal ‘92 fino alla fine del ‘94.

Giuseppe Graviano lo ha condannato lei. E’ in carcere a scontare l’ergastolo anche per la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Se volessimo dare questa chiave di lettura potremmo pensare che il lancio di un “duomo connection sulla bocca(ssini) da parte di chi targaglia in aula” sia un avvertimento dei Graviano rivolto proprio al corruttore:”stiamo iniziando a parlare. Se non ti dai una mossa a farci i favori che ti abbiamo chiesto, ti facciamo cadere…“.

A questa ragione proviamo sommarne un’altra: lo zampino della massoneria americana, stanca di tenere i fili del burattino Berlusconi, che anziché rispettare i patti dell’alleanza atlantica si fa amico e partner economico di Gheddafi, di Ben Alì e di tutti i peggiori leader comunisti dell’area russa che vanno da Putin a Lukavcenko.
Solo banali coincidenze? Forse, chissà.
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John




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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeVen Gen 29, 2010 12:27 am

:”stiamo iniziando a parlare. Se non ti dai una mossa a farci i favori che ti abbiamo chiesto, ti facciamo cadere…“.

Un bigliettino sotto la porta, un fax, un sms... no eh?

il lancio di un “duomo connection sulla bocca(ssini) da parte di chi targaglia in aula”

In confronto a 'sto Daniele Martinelli, Dan Brown è un principiante...

LESA MAESTA' Icon_biggrin
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MessaggioTitolo: Re: LESA MAESTA'   LESA MAESTA' Icon_minitimeGio Giu 03, 2010 11:01 pm

L’altra sera, scaricando insulti sugli ospiti di Ballarò, Silvio Berlusconi ha confermato ciò che di lui già si conosceva. Un padroncino iracondo che tratta i giornalisti Rai come servitù a cui sbattere il telefono in faccia e da licenziare in tronco se non rigano dritto. Floris ha reagito a tono e si è meritato l’applauso di quanti cominciano ad averne piene le scatole di questi presunti statisti la cui arroganza è direttamente proporzionale al malgoverno del Paese. L’altro giorno, escludendo il Fatto dalla Festa della Repubblica, il Quirinale si è comportato come nessuno si sarebbe aspettato. Scriviamo “il Quirinale” perché preferiamo credere che la decisione sia da addebitarsi alla solerzia di un funzionario in stato confusionale, a giudicare dalle spiegazioni raccolte da Luca Telese.

L’episodio in sé è minimo: a parte lo splendore dei giardini e la processione dei soliti dignitari ammessi al cospetto dei soliti potenti, il ricevimento per il 2 giugno non ha molto altro da segnalare. Ciò che colpisce è l’esclusione punitiva, come se gli inviti scaturissero da una lista dei buoni e dei cattivi. Criterio poco istituzionale se tutto deve dipendere dalla postura ossequiosa e dalla assoluta assenza di critiche. Modalità, verrebbe da dire, tipicamente berlusconiane che speriamo non contagino altri Palazzi. Della presidenza Napolitano non abbiamo condiviso la firma sotto le tante leggi ad personam che andavano rispedite al mittente. O l’adesione francamente eccessiva alla tesi del Craxi perseguitato. Comprendiamo quanto sia stretto il sentiero costituzionale sul quale il capo dello Stato deve muoversi; e quanto sia difficile avere a che fare con un premier che si comporta come un sultano.

Ma se non siamo d’accordo cos’è, lesa maestà? Per esempio, sulle intercettazioni Napolitano auspica che il testo finale sia “più accettabile” del testo iniziale. Ma si può rendere “più accettabili” norme che aiutano i delinquenti e imbavagliano l’informazione? Comunque, se non siamo graditi a corte ce ne faremo una ragione. Ce lo dicano senza penosi sotterfugi. Siamo rispettosi delle istituzioni. Che, però, appartengono a tutti.

Da il Fatto Quotidiano del 3 giugno
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